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Cronaca - Giorgio Napolitano muore a 98 anni, il Presidente campione del Mondo come Sandro Pertini

Giorgio Napolitano è morto a 98 anni: dalla vittoria del Mondiale di calcio 2006 agli incontri con gli atleti olimpici azzurri, ecco il lato sportivo dell'undicesimo Presidente della Repubblica


"Oggi piangiamo la scomparsa di un grande amico dello sport.


Undicesimo Capo dello Stato, il primo a ricoprire due mandati: Giorgio Napolitano si è spento a 98 anni. Il suo corso presidenziale è legato ad alcune tra le pagine di sport più significative degli ultimi decenni.



PHOTO: Giorgio Napolitano (Virgilio Sport) 

Si è spento venerdì 22 settembre Giorgio Napolitano, undicesimo Presidente della Repubblica italiana: aveva 98 anni e combatteva da tempo con problemi di salute che lo avevano costretto a un lungo ricovero. Quanto l’ex Capo dello Stato fosse stato legato – nel corso del doppio mandato – al mondo dello sport è fatto incontrovertibile. A partire dal momento apicale.


Il 9 luglio 2006 Napolitano ricalca le orme di Sandro Pertini e si ritaglia un posto per sempre nell’album dello sport italiano. Una cartolina da consegnare all’eternità, come quella che ritrae Pertini seduto al tavolo da 4 sul DC9 che sta riportando la spedizione azzurra a Roma.


Giusto un paio di mesi: Napolitano non attese che 60 giorni dall’insediamento – il 15 maggio del 2006 – per celebrare la nazionale di calcio campione del mondo.


Allora 81enne, il Capo dello Stato – dopo aver assistito al match – scese negli spogliatoi di Berlinoper festeggiare con la squadra intorno a un tavolo apparecchiato con torte e crostate.

La stretta di mano con Lippi fu vigorosa: non quella classica ma il saluto in cui i pollici si incrociano e le mani si congiungono in alto.


Ancora calcio, nella parentesi al Quirinale di Napolitano, classe 1925 e primo Presidente italiano a ricoprire un secondo mandato: l’11esimo Capo dello Stato accettò per spirito di servizio in un momento in cui la classe politica non seppe mostrarsi all’altezza.


Divenne il baluardo di una Nazione intera nel momento in cui altri riferimenti erano venuti meno: in carica dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015. Rassegnò le dimissioni per motivi di salute e per “raggiunti limiti di età”

Lo sport azzurro, a partire dalla nazionale di calcio, ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel corso del lungo mandato di Napolitano: era presente alla finale di Euro 2012.

1 luglio, stadio Olimpico di Kiev: l’Italia di Prandelli ci capì poco contro una Spagna in formato extralarge. Perdemmo 4-0: erano gli iberici di Iniesta – miglior calciatore del torneo – e Jordi Alba. Fernando Torres e Fabregas.

Si disse orgoglioso nonostante tutto, Napolitano, a fine partita: ricevette i vice-campioni d’Europa al Quirinale perché arrivare secondi non è mai un disonore.


È legata a Napolitano anche la pima volta che un Capo dello Stato consegnò la Coppa Italia nelle mani del vincitore: l’onore fu di Francesco Totti, capitano della Roma.

24 maggio 2008: i giallorossi, trascinati da Mexes e Perrotta, blindarono il risultato e vanificarono il guizzo di Vítor Hugo Gomes Passos, conosciuto come Pelé. Una meteora nerazzurra: fece in tempo a indossare la maglia dell’Inter in quella stagione e si mise in vetrina solo in coppa Italia, un gol nelle semifinali e uno in finale.


Nomato Senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, quando Napolitano si insediò al Quirinale lo fece con 543 voti a favore su 990 votanti: primo ex Pci della storia a ricoprire l’incarico più prestigioso, fu chiamato a gestire più di una crisi di Governo – erano gli anni del decennale confronto tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi – ed è stato anche lo spettatore interessato di un trapasso generazionale in seno alla politica: con lui il promo corso di Enrico Letta e l’ascesa di Matteo Renzi.Inseparabile dalla moglie Clio, avvocato con una specializzazione in diritto del lavoro e vicina al marito in occasione dei più importanti viaggi ufficiali

Il Presidente e lo sport, non solo calcio: nel 2009 prese parte alle celebrazioni conclusive di quel giro d’Italia di ciclismo e fu dalle mani di Napolitano che Denis Menchov ricevette la coppa del vincitore. Stesso anno: insieme ai ferraristi Felipe Massa e Kimi Raikkonen. È sempre nel 2009 che prese parte alla cerimonia inaugurale dei Mondiali di nuoto a Roma.


98 anni compiuti lo scorso 29 giugno, il presidente ha passato le ultime ore in compagnia della famiglia: oltre alla moglie Clio, il figlio Giulio e lo storico consigliere per la comunicazione, Gianni Matteoli. Un pezzo importante della storia nazionale e il suo corso quasi centennale: l’Italiadice addio a Giorgio Napolitano.



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